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I cattolici e la sinistra tra lucidità e confusione

Avvenire, 18 marzo 2007


Il corsivo di Rosso Malpelo (Gianni Gennari) su Avvenire commenta positivamente il mio articolo apparso sull'Unità di venerdì 16 mazzo su Monsignor Bagnasco e la nuova Cei

"Unità (16 marzo, p. 28): Monsignor Bagnasco e la buona fede. Titolo per Giorgio tonini, senatore Ds, noto cattolico e tra i leaders dei Cristiano Sociali.

Riflette bene sulla necessità di dialogo e non di scontro tra l'attuale centrosinistra , né estermista né radicaleggiante, e la realtà della Chiesa vista nell'istituzione della Cei e segnala, pacato e positivo, che pur nella fermezza identica sui principi, nelle prime parole del nuovo presidente Cei trova un tono più dialogico che fa leva sul "discernimento" necessario anche in vista della "mediazione politica", compito specifico dei fedeli laici impegnati nella realtà politica.

Di più: annota il fatto -per lui nuovo- che vi si afferma la "pari dignità attribuita alle questioni che riguardano la vita e la famiglia rispetto a quelle che concernono la giustizia e la pace".

Forse le due cose c'erano anche in passato, ma passi: segno positivo di clima migliore, tono dialogico, atteggiamento ben diverso dalla musica spesso rabbiosa che suona su quelle pagine.

Con un "ma", anzi con due. Il primo, a parte il confinamento di Tonini a pag. 28, è che il visibilissimo sommario dice che Bagnasco attribuisce "pari dignità alle questioni che riguardano vita e famiglia". Stop, niente giustizia e pace! E così salta la novità.

Il secondo è che, stesso numero, il grande pezzo su Enrico Berlinguer (p. 1 e intera 25) dimentica del tutto il suo rapporto nuovo con la realtà religiosa di cattolici e Chiesa -basterà ricordare la "Lettera a Bettazzi" -certo una delle grandi novità della sua azione.

Due malintesi: voluti o casuali? Risposta importante per il futuro"

 

Rosso Malpelo, di Gianni Gennari, Avvenire, 18 marzo 2007